Resto al Sud 2.0 è un contributo per favorire l’indipendenza imprenditoriale attraverso contributi a fondo perduto che coprono fino al 75% delle spese con un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro e un contributo fino al 70% per programmi di spesa fino a 200.000 euro.

Inoltre, prevede dei voucher non soggetti a rimborso fino a 40.000 euro per l’acquisto di beni, servizi e dispositivi utili all’avvio dell’attività, aumentabile a 50.000 se è previsto l’acquisto di dispositivi innovativi e digitali o che mirano alla sostenibilità.

Questa iniziativa è stata introdotta con il Decreto legge del 7 maggio 2024, n. 60 per promuovere la creazione di nuove attività nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, oltre che nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.

Resto al Sud 2.0 è una misura diversa rispetto al precedente bando Resto al Sud, il quale risulta tuttora in vigore.

Resto al Sud 2.0: requisiti e attività finanziabili

Hai tra i 18 e 35 anni e sogni di avviare la tua attività nel Sud Italia?
Questo finanziamento a fondo perduto è perfetto per te.

Resto al Sud 2.0, infatti, è rivolto esclusivamente ai giovani di età inferiore ai 35 anni che vogliono avviare un’impresa o un’attività libero professionale nel Sud Italia e che siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • Vivono in condizioni di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, così come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027;
  • Sono inoccupati, inattivi e disoccupati;
  • Sono disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL.

Sono ammesse al finanziamento le iniziative economiche finalizzate all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale (mediante apertura di partita IVA) o collettiva (mediante costituzione di società), comprese quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali.

Sono ammissibili a finanziamento le seguenti iniziative:

  • Erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività;
  • Tutoraggio finalizzato all’incremento delle competenze;
  • Interventi di sostegno all’investimento, consistenti nella concessione di incentivi per l’avvio delle attività.

Dove richiedere una consulenza per il Resto al Sud 2.0?

Se hai in mente un progetto per avviare un’attività di impresa nel Sud Italia e sei alla ricerca di una consulenza a 360°, l’ideale è di affidarsi a professionisti in grado di accompagnarti in tutte le fasi del finanziamento. La domanda sarà presto presentabile sul sito di Invitalia e sarà gestita in ordine cronologico di presentazione. Quindi il primo consiglio è di iniziare già a pianificare il progetto in modo da essere pronti per quando sarà possibile presentare domanda.

Per questo motivo Lefty srl ha attivato uno sportello per seguirti durante tutte le fasi di realizzazione del progetto d’impresa. Ti aiuteremo a:

  • Curare dettagliatamente la fase amministrativa e burocratica, attraverso la realizzazione di tutta la documentazione necessaria per presentare la domanda;
  • Realizzare piano di impresa e piano di marketing per far sì che il progetto possa essere valutato positivamente e quindi approvato;
  • Definire il piano dei costi coerente con il business plan;
  • Realizzare la tua immagine di impresa e il sito web aziendale, dopo l’approvazione del finanziamento;
  • Supportarti nella preparazione al colloquio con Invitalia;
  • Seguirti durante l’intero periodo di finanziamento affinché tutti i pagamenti e le altre attività contabili e amministrative siano effettuate nel migliore dei modi.

Richiedi subito un appuntamento presso i nostri uffici di Via dei Due Principati 26 – Avellino oppure prenota una consulenza gratuita on line.