Sei alla ricerca di un finanziamento a fondo perduto per l’internazionalizzazione del tuo e-commerce e vendere i tuoi prodotti all’estero? C’è una buona notizia per te! Arriva da Simest, la società del Gruppo CDP che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività.

Nello specifico stiamo parlando del fondo 394/PNRR per l’internazionalizzazione delle imprese, che è stato prorogato fino al 31 maggio del 2022. E fra le attività che possono essere finanziate ci sono anche la partecipazione a fiere in Paesi stranieri e la realizzazione di siti di commercio elettronico.

Le domande di finanziamento potranno essere presentate fino al prossimo 31 maggio, per usufruire di uno strumento pubblico finalizzato all’internazionalizzazione delle imprese del nostro Paese. Esso si avvale dei finanziamenti di Unione Europea – Next Generation EU tramite il PNRR, cioè il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e ha lo scopo di promuovere la transizione ecologica e digitale delle piccole e medie imprese del nostro Paese che hanno una vocazione internazionale.

Come funziona il finanziamento a fondo perduto Simest per e-commerce e chi può usufruirne?

L’intento dell’iniziativa è favorire lo sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri, per supportare il rafforzamento della competitività internazionale delle PMI italiane sostenendo lo sviluppo dell’e-commerce.

Si tratta di un finanziamento a tasso agevolato in regime “de minimis” con co-finanziamento a fondo perduto in regime di “Temporary Framework” destinato alla realizzazione di un progetto di investimento digitale per la creazione o miglioramento di una piattaforma e-commerce di proprietà o l’accesso ad una piattaforma di terzi (market place) per la commercializzazione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano.

Possono usufruirne tutte le PMI italiane, costituite in forma di società di capitali e che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.

L’importo massimo finanziabile varia:

  • Se si vuole realizzare una piattaforma e-commerce propria è possibile ottenere un finanziamento fino a 300 mila euro o comunque non superiore al 15 per cento dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa;
  • Se si vuole operare attraverso una piattaforma di terzi il finanziamento massimo è fino a 200 mila euro e comunque non superiore al 15 per cento dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.

In entrambi i casi l’importo minimo che si può richiedere è pari a 10 mila euro e la durata del finanziamento è 4 anni, di cui uno di pre-ammortamento. Per quanto riguarda la parte a fondo perduto, la quota massima è fino al 40 per cento per le PMI del Mezzogiorno e fino al 25 per le restanti PMI (la quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa in ogni caso nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Framework per impresa).

Il fondo è gestito da Simest in virtù di una convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. In un primo momento è stato dotato di 1 miliardo e 200 milioni di euro, e attualmente sono disponibili ancora 360 milioni di euro, cifra che potrà essere usata da un lato per finanziare la trasformazione delle piccole e medie imprese, e dall’altro lato per favorire la loro crescita nei mercati stranieri.

Per quel che riguarda lo sviluppo del commercio elettronico, invece, sono state inoltrate richieste più o meno per 230 milioni di euro. Anche in questo caso il riferimento è alle piccole e medie imprese che sono società di capitali. Può essere finanziato un importo minimo di 10mila euro, entro e non oltre i 300mila euro se si realizza una piattaforma propria, o entro e non oltre i 200mila euro se si realizza un marketplace. Il finanziamento ha una durata di quattro anni, con un anno di pre-ammortamento. Questo finanziamento può essere utilizzato non solo per la creazione di una piattaforma di commercio elettronico propria, ma anche per il suo miglioramento, oltre che per l’accesso a un marketplace, cioè a una piattaforma di terzi.

Per approfondire l’argomento vi invitiamo a visionare l’area dedicata sul sito di Simest Gruppo CDP.