Sei alla ricerca di un finanziamento per una nuova attività? Se sei un cittadino residente nelle regioni del Sud Italia una buona opportunità per dare vita al tuo progetto imprenditoriale te la offre Invitalia. Potresti, infatti, usufruire di Resto al Sud, un finanziamento con il 50% a fondo perduto e 50% da restituire a tasso zero.

Resto al Sud 2023: novità e requisiti

Resto al Sud 2023 è l’incentivo Invitalia che sostiene la nascita di nuove realtà imprenditoriali nel Mezzogiorno. Si tratta di un incentivo che permette a chi vive all’ombra del precariato o addirittura senza un lavoro di mettere in piedi un progetto imprenditoriale abbassando notevolmente i rischi d’impresa.

Chi può usufruire del bando Resto al Sud 2023?

I requisiti per partecipare al Bando resto al Sud 2023 sono diversi:

  • Le agevolazioni Resto al Sud 2023 sono rivolte agli under 56 (non ci sono limiti di età per i 24 Comuni compresi nelle aree del cratere sismico del Centro Italia nei quali più del 50% degli edifici è stato dichiarato inagibile);
  • L’iniziativa coinvolge chi al momento della presentazione della domanda è residente in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche e Umbria), nelle isole minori marine del Centro-Nord, nonché in quelle lagunari e lacustri oppure trasferiscono la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria;
  • Può usufruirne chi non è già titolare di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017; chi non ha ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio; chi non ha un lavoro a tempo indeterminato e si impegna a non averlo per tutta la durata del finanziamento.

Resto al Sud 2023 anche per imprese o liberi professionisti

Anche le imprese costituite o costituende e i liberi professionisti possono usufruire delle agevolazioni previste dal Bando resto al Sud 2023.

Più nel dettaglio, l’incentivo si rivolge alle imprese costituite dopo il 21/06/2017 oppure alle imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria).

Anche i liberi professionisti possono usufruire del Bando Resto al Sud 2023 (in forma societaria o individuale), purché non risultino titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (codice Ateco non identico fino alla terza cifra di classificazione delle attività economiche).

Consulente per ottenere il finanziamento Resto al Sud?

Per partecipare al Bando Resto al Sud è necessario compilare in modo ottimale diversi incartamenti e curare la parte amministrativa e burocratica. Inoltre è necessario realizzare un dettagliato piano descrittivo dell’impresa da voler mettere in piedi.

Dunque il consiglio è di affidarsi a consulenti professionisti in grado di accompagnarti in tutte le fasi del finanziamento.

Per questo motivo Lefty srl ha attivato uno sportello per seguirti durante tutte le fasi di realizzazione del progetto d’impresa. Ti aiuteremo a:

  • Curare dettagliatamente la fase amministrativa e burocratica, attraverso la realizzazione di tutta la documentazione necessaria per presentare la domanda;
  • Realizzare piano di impresa e piano di marketing per far sì che il progetto possa essere valutato positivamente e quindi approvato;
  • Definire il piano dei costi coerente con il business plan;
  • Realizzare la tua immagine di impresa e il sito web aziendale, dopo l’approvazione del finanziamento;
  • Supportarti nella preparazione al colloquio con Invitalia
  • Seguirti durante l’intero periodo di finanziamento affinché tutti i pagamenti e le altre attività contabili e amministrative siano effettuate nel migliore dei modi.

Richiedi subito un appuntamento presso i nostri uffici di Via dei Due Principati 26 – Avellino oppure prenota una consulenza gratuita on line.

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Quali attività possono essere finanziate con il Bando Resto al Sud?

Invialia assegna il finanziamento a progetti imprenditoriali che rientrano:

  • Nella produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura;
  • Nella trasformazione di prodotti agricoli;
  • Nella fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • Nella fornitura di servizi del settore turistico;
  • Attività di commercio al dettaglio.

Qual è l’importo massimo richiedibile e come viene concesso da Invitalia?

Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.

Ma è consentito anche che l’istanza sia presentata da più persone. In questo caso ogni richiedente può ricevere un finanziamento fino ad un massimo di € 50.000 per ogni soggetto richiedente, fino ad un importo complessivo di € 200.000 nel caso di società composte da quattro soci.

A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto, che viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi:

  • € 15.000 per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale;
  • Fino a un massimo di € 40.000 per le società.

Il finanziamento richiesto copre il 100% delle spese ritenute ammissibili ed è così articolato:

  • Finanziamento a fondo perduto – 50% dell’importo richiesto;
  • Finanziamento bancario agevolato (a tasso 0%) – 50% dell’importo richiesto, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI (gli interessi sono interamente a carico di Invitalia).

Cosa è possibile acquistare dopo aver ottenuto esito positivo alla richiesta di finanziamento da parte di Inviatalia?

Dopo l’approvazione da parte di Invitalia, che avviene nei 60 giorni successivi alla presentazione della domanda, è possibile utilizzare il finanziamento per:

  • Opere edili di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria di beni immobili, fino ad un massimo del 30% del programma di spesa;
  • Macchine, attrezzature, impianti purché nuovi di fabbrica;
  • Software e tecnologie dell’informazione;
  • Materie prime, materiali di consumo, prodotti, utenze, canoni di locazione o di leasing, costi per garanzie assicurative fino ad un massimo del 20% del programma di spesa.

Non sono riconoscibili i costi di progettazione, di consulenza e per il personale.

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