Dopo che molti utenti si sono lamentati perché ingannati da post dal titolo interessante, ma che rimandavano a notizie palesemente false e tendenziose, Mark Zuckerberg ha pensato di rendere dura la vita a chi fa delle fake news la propria fortuna sui WEB.

Facebook dice basta a post ingannevoli

Quante volte vi è capitato di notare estrema incoerenza tra un articolo letto online e l’anteprima su Facebook, che tanto vi aveva intrigato? Con ogni probabilità – e questa è la speranza di Zuckerberg – tale situazione in futuro non dovrebbe più capitare.
Il social media più diffuso al mondo intende, infatti, impedire di modificare l’anteprima dei link – per quanto riguarda immagine, descrizione, titolo – e quindi di manipolare l’anteprima dei relativi post.
Si tratta di una novità ancora in fase di sperimentazione, ma che con molta probabilità diventerà al più presto realtà.
Disabilitando tale funzione, Facebook renderà più difficile la vita a tutti quei siti che basano il proprio traffico su notizie false. Infatti, non potendo essere premiati da Google a causa di contenuti poco pertinenti e veritieri, tali siti fanno dei collegamenti esterni la principale fonte di visite. Per tale motivo, agendo sulle anteprime dei post che creano su Facebook, gli autori riescono a ingannare gli utenti che, attratti da parole ingannevoli, cliccano atterrando su una pagina poco inerente con l’argomento che li aveva precedentemente attratti.

Cosa fa Facebook per tutelare gli editori corretti?

C’è sicuramente chi si lamenterà, ma va anche detto che Mark Zuckerberg ha pensato anche a coloro che creano contenuti pertinenti e veritieri.
Facebook, infatti, offrirà loro – in particolare a quelli che trattano news, sport e intrattenimento – un tool nella tab Strumenti di Pubblicazione che permetterà loro di specificare il proprio dominio e di rivendicare la paternità dell’articolo e, inoltre, di modificarlo, a patto che non ne facciano un uso indiscriminato per promuovere contenuti poco idonei.
In quest’ultimo caso Facebook impedirà loro l’accesso al tool e di conseguenza la possibilità di effettuare le modifiche.

Qual è l’obiettivo di questa scelta di Facebook?

Di certo assicurare agli utenti di Facebook una informazione corretta, attendibile e trasparente, al fine di rendere sempre più credibile qualsiasi notizia appaia sul social media.
Noi ci auguriamo che riesca nel suo intento, soprattutto per tutelare i due miliardi di utenti che quotidianamente lo utilizzano. D’altro canto, però, ci chiediamo: in quanto tempo gli autori di siti truffaldini troveranno l’escamotage per aggirare il limite imposto da Facebook? Ai posteri l’ardua sentenza.