Di qualche mese fa la notizia rilasciata da TheNextWeb (portale olandese che si occupa di “digital” e “new technologies”) secondo il quale Facebook sta lavorando ad annoverare tra le proprie funzionalità anche quella di poter inserire il proprio Curriculum Vitae tra le informazioni dei profili personali per aumentare la propria visibilità in ambito lavorativo.

Da social “ricreativo” a “factotum”

In pratica, Facebook dopo aver acquistato Instagram e aver imitato le funzioni di Snapchat (dopo il clamoroso successo del “Fantasmino”), sta cercando di entrare in un universo nuovo: quello del “lavoro”. Un universo in cui LinkedIn, riuscendo a sbaragliare i competitors, è diventato leader indiscusso della nicchia.

La prima cosa che tutto il mondo si è chiesto è se questa voce fosse reale. Ci ha pensato direttamente il media olandese a fornire un aggiornamento dopo l’uscita dell’articolo.

Un membro del management di Facebook ha prontamente contattato TheNextWeb confermando che la piattaforma di Zuckerberg sta realmente lavorando per implementare l’aspetto dedicato al “lavoro” rilasciando questa dichiarazione: “At Facebook, we’re always building and testing new products and services. We’re currently testing a work histories feature to continue to help people find and businesses hire for jobs on Facebook”.

Cambierà realmente il nostro modo di vivere?

Adesso, lasciando da parte l’aspetto tecnico, ci poniamo una riflessione più profonda. E’ giusto mescolare la propria vita privata (Facebook viene utilizzato principalmente come strumento personale, avendo tra i propri “amici”, familiari, amici stessi e persone vicine) con quella lavorativa?

La nostra società, ormai abituata agli ibridi, riuscirà a “sopportare” anche questo tipo di cambiamento che senza ombra di dubbio condizionerà le nostre abitudini?

Noi siamo dell’idea che Facebook stia facendo un buon affare per il proprio business senza considerare le abitudini delle persone e lo stravolgimento che potrebbe causare una rivoluzione del genere. Va bene che il mondo cambia ma stiamo procedendo verso la strada giusta o verso quella sbagliata? Per noi, stiamo andando sicuramente verso la seconda direzione.

Questo “giochino” potrebbe realmente diventare pericoloso. La domanda a questo punto è: Facebook riuscirà realmente a scalfire LinkedIn? Riuscirà a tenerci “incollati” alla propria piattaforma almeno 15 ore al giorno? Diventerà davvero uno strumento indispensabile per l’umanità? Lo scopriremo solo vivendo.