Il Decreto Rilancio ha riconfermato il credito di imposta per le spese sostenute per la pubblicità anche per quest’anno. Si tratta di un’agevolazione economica prevista dallo Stato che può essere impiegata in compensazione sull’F24. Il cosiddetto credito di imposta pubblicità si pone l’obiettivo di favorire la crescita dei professionisti e delle aziende tramite una pubblicità mirata.

Questo incentivo vale solo per gli investimenti pubblicitari effettuati alla radio, alla tv e sui giornali, sia cartacei che online; si deve trattare, però, di testate giornalistiche con un direttore responsabile e registrate al tribunale.

Come funziona il Bonus pubblicità

Questo credito di imposta è possibile grazie ai 50 milioni di euro che il governo ha stanziato per il 2022, in seguito alla conferma avvenuta tramite il Decreto Sostegni Bis. Il DL Decreto Rilancio ha confermato il 50% del credito di imposta per ciò che riguarda gli investimenti pubblicitari che vengono effettuati unicamente su testate giornalistiche. Si tratta di un aumento importante rispetto a ciò che era stato previsto dal DL Cura Italia del 16 marzo del 2020, che si fermava al 30%.

A chi è rivolto il bonus

Il Bonus pubblicità è destinato agli enti non commerciali, ai lavoratori autonomi e alle imprese. La fruizione riguarda le spese sostenute per l’acquisto di spazi pubblicitari su siti web, magazine digitali e riviste stampate che siano testate giornalistiche. Attenzione, però, perché il credito di imposta non include tutti gli investimenti pubblicitari.

Da questa agevolazione, infatti, sono escluse la cartellonistica, le spese affrontate per realizzare i volantini periodici cartacei, la pubblicità comprata su Google, la pubblicità su Instagram, la creazione della grafica pubblicitaria e le inserzioni su Youtube e su Facebook. Vale la pena di ribadire ancora una volta, inoltre, che sono esclusi i siti web che non sono testate giornalistiche.

Come ottenere il credito di imposta al 50%

Ma qual è la procedura da seguire per beneficiare del credito di imposta? Il primo step è rappresentato dalla prenotazione, mentre il secondo step consiste nella dichiarazione finale, che comprende le spese pubblicitarie complessive che sono state sostenute. Le prenotazioni telematiche da inoltrare per ottenere il credito di imposte devono essere inviate a partire dal 1° marzo ed entro e non oltre il 31 marzo.

Nel corso di questo arco di tempo è necessario inoltrare, eventualmente con il tramite del proprio commercialista, una comunicazione ufficiale per via telematica nella quale si specifica la somma previsionale massima per le spese sostenute per il 2022. A tal proposito si deve fare riferimento al modello apposito che è stato predisposto dal dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’importo che si segnala è quello massimo che può essere ammesso: ciò vuol dire che si potrà spendere di meno ma non di più della cifra segnalata.

Come funziona la dichiarazione

A questo punto si può procedere con la dichiarazione telematica, da inviare fra il 1° gennaio e il 31 gennaio del 2023. Con questa dichiarazione si comunica la somma delle fatture che sono state realmente contabilizzate per le spese pubblicitarie comprese tra il 1° gennaio e il 31 dicembre del 2022: quelle, appunto, per cui è ammesso il credito di imposta.

Dopodiché, entro marzo del 2023 il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri produrrà una comunicazione ufficiale che conterrà la lista delle società che hanno diritto al credito e indicherà gli importi che potranno essere considerati credito di imposta per il pagamento dei contributi previdenziali, delle tasse e dell’Iva.

La fruizione del credito di imposta

Si può fruire del credito di imposta tramite compensazione, e cioè utilizzando il modello F24, da trasmettere all’Agenzia delle Entrate tramite gli appositi canali telematici a partire dal quinto giorno lavorativo seguente alla data di pubblicazione della lista dei soggetti che sono ammessi al bonus. Il credito di imposta deve essere indicato nel modello Redditi che riguarda il periodo di imposta di maturazione. Per il 2021, le percentuali di riparto provvisorie sono state del 4.8% per radio e televisioni e del 12% per la stampa, in funzione delle prenotazioni ricevute.

Se desideri saperne di più e vuoi scoprire come sfruttare il bonus, compila il form.

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